12 errori da evitare in un ecommerce
Commettere un errore in un sito di e-commerce significa perdere clienti e fatturato. L’importante è non lasciare nulla al caso e confrontarsi con altre esperienze, per ridurre al minimo la “vocazione al disastro” di chi pensa di sapere tutto.
Voi cosa preferite in un sito di e-commerce?
Cosa lo rende davvero bello?
Pensate siano più importanti il layout oppure le sue funzionalità?
Anche se questo è un argomento fonte di discussione, ci sono degli elementi che devono essere oggettivamente evitati.
I negozi online hanno un preciso compito: vendere. Anche se il design del sito può essere una questione di gusti, ci sono delle cose che bisognerebbe evitare in ogni caso.
Costruire un business online può essere difficoltoso, specialmente se è la vostra prima volta.
Comunque, solo perché è la vostra prima volta, non significa che avete bisogno di commettere tutti gli errori classici da “prima volta”.
C’è una frase famosa che dice: “solo uno sciocco impara dai suoi errori. L’uomo saggio impara dagli errori degli altri”.
Teniamo presente che un sito di Ecommerce non è una passeggiata: ha un costo di realizzazione e uno di gestione, richiede impegno e fatica. Quindi…perché non evitare di perdere tempo se possiamo imparare fin da subito gli errori da non commettere?
1. La mentalità del “Realizzare il sito di e-commerce che poi i clienti arriveranno”
No, non lo faranno. Costruire un business significa portare traffico anche. E richiede tempo, energia e sforzi. Guardando Internet live Stats sono online proprio oggi 931.118.000 siti e, dando un’occhiata a WorldWideWebSize , vediamo che ci sono circa 4 miliardi e mezzo di pagine. Pensate a questi due numeri: un miliardo di siti web e 4 miliardi e mezzo di pagine. Come può la gente trovarvi?
Costruendo il più bel sito e buttandoci dentro i più grandi prodotti, non fai arrivare i clienti. Quando parti con una attività di vendita online, devi comprendere che stai iniziando un viaggio con il tuo negozio e metterlo in line è solo il primo passo di questo viaggio.
Ci sono un sacco di passaggi che devi fare il giorno dopo.
2. Sito di e-commerce senza logo.
Un logo è generalmente la prima cosa che un visitatore vede e una delle prime impressioni sul tuo negozio online. Troppi negozi online mostrano il titolo del negozio in testo standard…ma questo non va bene.
Ma perché così tante persone lasciano il negozio senza logo?
Generalmente perché credono che per ottenere un logo fatto bene, ci sia bisogno di spendere centinaia o migliaia di dollari. Che è vero, ma si può anche trovare soluzioni alternative. Ci sono oggi online molte opzioni, dalla creazione di un logo gratis a uno poco costoso che, anche se non è proprio il logo della vita, spesso è molto meglio di essere senza logo.
3. Nessun elemento di influenza sociale
Sappiamo tutti che l’influenza sociale può aiutare con le conversioni. Non è perché non abbiano provato, che molti commercianti non riescono ad affare l’influenza sociale del loro Ecommerce. La maggior parte delle volte l’influenza sociale si sta cercando di ottenerla nel modo sbagliato o con forzature.
Guardiamo due modi sbagliati di implementare una strategia per influenzare socialmente i visitatori.
A# Recensioni. Quali recensioni?
Spesso l’aggiunta delle recensioni sul negozio online può aiutare le conversioni. Ma possono anche portare a risultati diametralmente opposti.
Prima di cominciare, probabilmente dovrete considerare di lasciar fuori la sezione delle recensioni in ogni pagina per i prodotti, finchè non hai abbastanza clienti che possono fare recensioni. Soprattutto se hai un grosso catalogo prodotti, per evitare il rischio di avere la maggior parte dei prodotti nello store a ZERO commenti e recensioni. Che non ci fate una bella figura.
Come visitatore, che pensereste di un sito con i commenti sui prodotti…tutti a zero? Che nessuno l’abbia comprato prima, probabilmente…
Un caso del genere fa l’effetto contrario rispetto a quello sperato…e l’influenza sociale porta verso l’abbandono del sito.
B# Account social senza follower
Proprio come le recensioni, molti acquirenti online utilizzano i social media come indicatore di fiducia quando si acquista da un negozio la prima volta. Si può aprire un account in ogni social network, ma se non si profondono impregno e risorse per aumentare i propri follower, si può fare più male che bene.
Quindi…qual è la soluzione? Invece di mettere in rilievo tutti i tuoi nuovi account nei social network, aspettate e lavorate per aumentare i follower finché non arrivate ad un numero decente. Quindi, a quel punto, metteteli in evidenza nel sito. In questo modo avrete anche esplorato il potenziale dei vari social, mettendovi al lavoro.
4. Non preoccuparsi della pagina “Chi siamo” e “Contatti”
Molti proprietari di negozi sottovalutano l’importanza del potenziale di vendita della loro pagina “chi siamo”. Date un’occhiata alla pagina Chi siamo nei vostri rapporti sui dati di accesso e spesso la trovate nelle prime tre pagine viste di un Ecommerce.
Anche se questa è una delle pagine più importanti per i visitatori, molti nuovi venditori risparmiano su questa pagina.
Non fatelo.
Guardiamo alcuni degli errori che fanno le persone sulle loro pagine “Chi siamo” e “Contatti”
a# Nessuna storia
Chi sei esattamente? Come ha fatto il negozio a diventare quello che è? Che prodotti vendi e qual è la loro storia? Non è necessario creare una storia elaborata, ma alcuni paragrafi nei quali i vostri visitatori possono appassionarsi, approfondendo temi legati a voi, allo store e ai prodotti, sono molto vantaggiosi.
b# Nessun dettaglio sul luogo
Sì, è vero, sei un negozio online, ma questo non significa che le persone non cercano un indirizzo. Molti visitatori vogliono ancora sapere dove si trova il vostro negozio o magazzino. Per molti visitatori si tratta di fiducia, per alri di dazi doganali ed origine dei prodotti.
c# Utilizzare un indirizzo e-mail generico
Gmail funziona molto bene, ma non è tagliato per il business. Sembra un indirizzo usa e getta. non da garanzia. Impostate un nome dominio corretto ed utilizzate indirizzi email adeguati con il nome dominio, per rendervi identificabili dai clienti.
5. Non pensare ad una strategia SEO complessiva per l’Ecommerce.
Probabilmente è il problema più comune con i nuovi negozi. Non stanno facendo SEO o non lo stanno facendo correttamente. La SEO ci mette un po’ a dare risultati e spesso finisce con portare ad un ripensamento completo della presenza online.
Il fatto è che la SEO è fondamentale ed è sicuramente il più importante strumento per portare traffico al sito, su una strategia di traffico organico, non a pagamento, continuativo. E questo a differenza di strumenti come Facebook o AdWords che portano visitatori fintanto che si paga.
Riuscite ad elencare le 10 parole chiave importanti per vendere i prodotti vostro tuo sito? Se non riuscite a farlo, meglio pensare a cominciare a gettare le vasi di una strategia SEO…
6. Concentrarsi su troppe cose
Fare affari è difficile e complicato. Immaginate un chirurgo del cervello che opera più pazienti in contemporanea. Sarebbe un disastro…Lo stesso vale per avviare un’attività. Ovviamente non sarebbe in pericolo la vita di nessuno, ma quella della vostra attività sì.
Troppo spesso gli imprenditori si perdono, seguendo la moda del momento sulle vendite, l’app luccicante o la nuova tattica per crescere. E’ un approccio che raramente porta a risultati positivi per il business. Concentrarsi su troppi canali fa disperdere le proprie energie senza riuscire ad ottenere il risultato desiderato. Meglio focalizzarsi su un compito alla volta, un canale alle volte e su un obiettivo alla volta.
7. Non dare continuità all’impegno sui vari canali di marketing per la promozione dell’Ecommerce
Infine uno degli errori più comuni sia dei nuovi imprenditori che dei veterani dell’Ecommerce è non dedicare abbastanza tempo, energia e denaro ad ogni canale di marketing. Non solo è uno degli errori più comuni, ma è anche uno dei più penalizzanti per il negozio online. Ci sono molti modi di ottenere traffico per il vostro store online. Ci sono centinaia di canali per fare marketing e nessuno è un interruttore che si può accendere e spegnere per avere a comando una strategia che funziona.
Che si tratti di ottimizzazione per i motori di ricerca, ADV su Facebook, marketing su Instagram o trovare degli influencer, tutti richiedono un solido impegno e, spesso, un esborso di denaro. Spendere 50 € su Facebook e non convertire nulla non significa che bisogna rinunciare a fare pubblicità su Facebook. Bisogna continuare a provare e a studiare, per intercettare il pubblico giusto, cambiando l’annuncio, il target, l’offerta o quant’altro….Bisogna avere budget e pazienza per capire bene come funziona ogni canale.
Quando si costruisce un business online bisogna dare la priorità ad un canale per volta, affrontandolo per vene. A monte, ovviamente, bisogna scegliere i canali che si ritiene funzionino meglio per il tuo business e soffermarsi su questo fino a comprenderlo, dedicando il tempo e il denaro necessario per avere dei dati che possano aiutarci a capire come fare le cose al meglio.
8. Utilizzare un font troppo piccolo
L’importanza dello shopping su dispositivi mobile sta aumentando. Oggi è determinante. Sempre più persone acquistano utilizzando dispositivi mobile
Visto che ci sono così tanti potenziali visitatori mobile, non ha senso che uno sviluppatore usi un font piccolo, perché potrebbe risultare (a) difficile da leggere su un dispositivo mobile e (b) difficile da visualizzare su un dispositivo mobile se non sommando ogni volta.
La presenza di un font piccolo nella navigazione può rendere difficile cliccare sugli elementi visualizzati sui dispostivi mobile.
Per favore non usate font tropo piccoli, utilizzate come minimo il formato 12.
9. Scarso monitoraggio delle spedizioni
I clienti che visitano un negozio online si aspettano di sapere da cosa deriva il prezzo che stanno per pagare, spedizione compresa.
Ma, anche se sembra assurdo, ci sono alcuni negozi su internet che pensano che un acquirente invii un ordine, dia le informazioni sulla carta di credito e scopra a quanto ammonteranno le spese di spedizione solo in un secondo momento.
Guardate il seguente esempio, relativo alla pagina sulle modalità di spedizione apparse su un sito di e-commerce.
Questo negozio “offre le seguenti opzioni di consegna: spedizione via terra, spedizione via aerea in due giorni e spedizione via aerea per il giorno dopo. Consegnamo anche pacchi con il servizio postale degli USA per qualunque ordine che sia stato inviato da un indirizzo proveniente da una base militare, esterno al paese o dalle Hawaii. I costi di consegna saranno calcolati dopo che il vostro ordine verrà ricevuto e saranno aggiunti al vostro ordine quando verrà evaso.”
Notate l’ultima frase.
“I costi di spedizione saranno calcolati dopo che il vostro ordine verrà ricevuto e saranno aggiunti al vostro ordine quando sarà evaso”.
Fate sempre sapere agli acquirenti l’ammontare finale dei costi di consegna prima che l’ordine venga inviato.
10. Un design grafico scadente
Nella mia lunga esperienza da cliente, di raro mi sono imbattuto in un negozio sporco, puzzolente o dipinto con colori strani.
Non sto dicendo che negozi di questo tipo non esistono, ma semplicemente che non mi piace fare acquisti in posti del genere. Non sono sicuro di voler dare la mia carta di credito al cassiere di un negoziaccio.
Diversi studi accademici – fra cui “L’impatto dell’estetica sull’atteggiamento nei confronti dei siti web” di Jennifer Chen, scritto nel luglio del 2009, e “L’estetica e la fiducia: decisioni visive sulle pagine web” di Patrick Lynch (scritto nel 2010), indicano che
“i clienti giudicano il design di un sito aziendale e decidono se avere fiducia in quell’azienda basandosi sull’aspetto del sito stesso”.
“Il fattore visivo è fondamentale nel design e nella presentazione di un sito: si sa che gli utenti formulano molto rapidamente dei giudici estetici su di esso” secondo Chen. “Quando cresce il tasso di apprezzamento in un sito e la sua credibilità aumenta anche la probabilità di acquisto in quel sito”.
L’estetica di un sito è importante per creare fiducia nel cliente.
Create solo siti web belli
11. Elementi non funzionanti
Link non funzionanti, immagini che mancano, e una più generale delusione delle aspettative possono dare luogo ad un’esperienza utente piuttosto negativa.
Gli e-commerce richiedono molte risorse, soprattutto molte immagini e molti link. Con così tanti elementi in gioco non è raro che qualcosa vada storto: per esempio, l’uso di un percorso assoluto nei tag àncora rispetto ad un percorso relativo può avere come risultato un un link rotto.
I rivenditori online devono costantemente fare delle prove sul loro sito per assicurarsi che tutto funzioni alla perfezione.
Le immagini mancanti fanno sembrare un sito poco professionale.
Non permettete che degli elementi non funzionanti rovinino il vostro sito.
12. Niente blog
Forse non è un punto così evidente come i link rotti e un brutto design del sito, ma questo non toglie che senza un blog vi mancherà qualcosa di molto importante.
Quando faccio acquisti online voglio poter connettermi direttamente con un rivenditore, cosa che la pagina del prodotto non mi permette di fare.
Inoltre, i blog possono essere un’ottima fonte contenuto che farà ritornare gli acquirenti.
Non dimenticatevi dell’importanza di avere un blog.
via: giovannifracasso.it