La macchina fotografica che ti impedisce di scattare foto banali

Con la diffusione di Facebook e l’esplosione di Instagram, tutti sono diventati fotografi. Per non parlare di quelli che si credono veramente bravi e hanno aperto pagine tipo Mario Rossi Photographer, nonostante il più delle volte non si tratti di foto di cui si senta veramente il bisogno.

Gli stessi panorami, gli stessi piedi, gli stessi tramonti per infinite volte.

Il designer Philipp Schmitt sembra aver trovato uno stratagemma geniale che risolve il problema, inventando Camera Restricta, la macchina fotografica interamente stampata in 3D che ti proibisce di scattare una foto già scattata da qualcun altro.

Per stimolarti ad essere più creativo, questa macchina fotografica si connette ad internet e tramite GPS cerca in tempo reale le foto che sono state scattate in un raggio di 35 metri da dove sei tu. Se il numero di foto è troppo alto, significa che la zona è già stata ampiamente sfruttata e la fotocamera ti proibisce di scattare.

La didascalia con cui viene pubblicizzata è tutto un programma: A disobedient tool for taking unique photographs, ovvero uno strumento disobbediente per evitare di scattare foto banali.

L’idea che un prodotto possa disobbedirci, per spronarci ad una maggior creatività e a trovare un punto di vista nuovo su ciò che abbiamo davanti è rivoluzionaria e questa macchina fotografica potrebbe dar vita a un sacco di altri oggetti che, da obbedienti, diventano autoritari (per il nostro bene, s’intende).

Mi viene in mente la chitarra che ti vieti di scrivere una canzone con un giro di accordi troppo usato (ciao ciao, Ligabue), che farebbe la fortuna degli ascoltatori di tutto il mondo, oppure la macchina da presa che quando un attore dice “Dividiamoci” o “Squagliamocela”, smetta di riprendere.
Cose così, che migliorerebbero la qualità della vita di tutti.


philippschmitt.com La tecnologia dietro la Camera Restricta.

Se siete interessati a questa straordinaria fotocamera, potete trovare tutte le ulteriori informazioni sul  sito di Philipp Schmitt

Via: dailybest.it

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